Alcolismo giovani

Drunkoressia: rinunciare al cibo per bere più alcol. Il pericolo per i più giovani

Collegata a diversi disturbi del comportamento alimentare, questa pratica sta diventando sempre più diffusa e pericolosa.

Diversi studi hanno messo recentemente in guardia sul preoccupante aumento del consumo di alcolici da parte dei più giovani. Non solo per i rischi per la salute derivanti da un’assunzione eccessiva, ma anche per delle pericolose abitudini che ne derivano. Nel 2008, ad esempio, il New York Times ha coniato il termine “Drunkoressia”, che unisce appunto le parole “drunk” (“ubriaco” in inglese) e “anoressia”. Una deriva molto pericolosa che gli esperti considerano all’interno della categoria dei DCAi disturbi del comportamento alimentare.

Cos’è la drunkoressia — Commenta per primo

La drunkoressia è l’abitudine a ridurre drasticamente le quantità di cibo ingerite prima di bere alcolici, in modo da incrementarne l’assunzione senza che aumenti il peso corporeo. Gli alcolici, infatti, possono indurre una sensazione di sazietà che aiuta a non sentire la fame. Come è facilmente intuibile si tratta di un’abitudine poco sana e soprattutto molto pericolosa. Di fatto, si rinuncia al cibo – a volte saltando addirittura interi pasti – per ottenere due effetti: poter bere di più e allo stesso tempo non ingrassare. O almeno, questo è ciò che si pensa possa accadere. La realtà, invece, è ben diversa.

Uno studio di due ricercatori italiani dell’Università La Sapienza di Roma nel 2018 aveva esaminato l’associazione tra drunkoressia e i diversi disturbi del comportamento alimentare, facendo anche delle distinzioni. In alcuni casi, soprattutto nelle donne, la drunkoressia era legata alla necessità di perdere peso nella convinzione che questa pratica potesse migliorare il proprio aspetto fisico, mentre in altri – in particolare negli uomini – era collegata a una difficoltà di gestione e regolazione delle emozioni. Un circolo vizioso terribile, al quale si somma anche un’altra tendenza sempre più diffusa: bere in eccesso in modo da vomitare e quindi eliminare le calorie in più dell’alcol, che a loro volta avevano compensato quelle del cibo non assunto in precedenza.

I danni della drunkoressia — Un altro studio del 2020, al quale insieme ad altri ricercatori avevano partecipato nuovamente Fiorenzo Laghi e Sara Pompili, già autori della ricerca del 2018, ha associato questo comportamento a elevati stati di ansia, depressione e mancanza di autostima ed equilibrio emotivo. Tutte cose che contribuiscono a sviluppare sensazioni negative talmente travolgenti da alimentare la drunkoressia, che diventa uno strumento di difesa e distrazione per sfuggire alle emozioni negative. Come spiegato dalla dottoressa Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta, al Corriere della Sera, i danni della drunkoressia sono ingenti: “Può portare a sintomi come nausea, vomito, respirazione irregolare e confusione mentale fino al coma etilico. Inoltre bere a stomaco vuoto fa sì che l’alcol entri in circolo con maggiore rapidità e ciò rende il fegato più suscettibile a sviluppare steatosi epatica, cirrosi e tumore. Anche la denutrizione e la conseguente anemia sono due sintomi molto frequenti. I bassi livelli di nutrienti, vitamine e minerali creano una serie di reazioni nel corpo, tra cui: amenorrea, osteoporosi, alterazioni cardiache, caduta dei capelli, stanchezza muscolare, insonnia e difficoltà di concentrazione. Sul lungo termine questa condizione può anche causare profondi danni neurologici”.