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Bestemmie durante la processione a Frosinone, carabinieri a caccia dei blasfemi

Imprecazioni al passaggio della processione. E’ accaduto a Pontecorvo venerdì sera nel corso della processione del Cristo Morto, quando alcuni giovani hanno bestemmiato in maniera plateale e sono scappati. Indagini dei carabinieri. Il fatto è accaduto intorno alle 21, quando il corteo con il cristo morto e la statua della madonna, portati a spalla, è giunto all’interno della Casa delle Salute, mentre i sacerdoti presenti impartivano la benedizione sono state urlate frasi blasfeme. Alla processione, come di consueto, era presente il comandante della stazione dei carabinieri, il luogotenente Mauro Scappaticci che si è subito attivato. Ha chiesto alla centrale operativa di far avvicinare e le pattuglie presenti sul territorio: sono iniziate le ricerche dei giovani che si sono resi protagonisti del grave gesto compiuto in maniere plateale in uno dei momenti più solenni e partecipati dalla comunità cristiana alla presenza delle autorità civili e militari. I giovani non sono stati individuati nell’immediatezza, ma sono state acquisite informazioni di dettaglio che potrebbero portare, nel giro di pochi giorni, alla loro identificazione.

Bestemmiatori in azione, avviate le indagini

«E’ stato veramente un gesto bruttissimo, che mai ci saremmo aspettati, soprattutto nel corso della processione del venerdì santo. Un gesto che sarebbe stato commesso da ragazzi. La nostra è una comunità saldamente legata ai valori di fede e aperta al confronto». Ma cosa rischiano? Il reato di blasfemia, contemplato dall’articolo 724 del codice penale è stato depenalizzato dal 1999. Chi bestemmia, quindi, rischia una multa che può oscillare da 51 a 309 euro. La Corte Costituzionale ha inoltre ampliato la multa non solo per le offese alla religione Cristiano Cattolica ma a tutte le confessioni professate in Italia. Ciò in applicazione del principio costituzionale della laicità dello Stato. Al netto della depenalizzazione del reato di blasfemia, delle massime della Suprema corte e della sanzione prevista, bestemmiare durante la processione è un atto di maleducazione. Al di là del credo.