È una realtà sempre più evidente che i calciatori giovanissimi abbiano una scarsa capacità di utilizzare il piede debole, ovvero, nella stragrande maggioranza dei casi, il piede sinistro.
È inaccettabile che fra gli Esordienti pochissimi siano in grado di padroneggiare la tecnica del piede sinistro. Secondo me, arrivati a 12 anni, questo è davvero inaccettabile e intollerabile. Perciò, alla Grottese, curiamo molto questa tecnica. Per informazioni: https://www.grottese.it/milan-scuola-calcio/.
C’è un esercizio molto semplice che tutti possono fare, per rinforzare la muscolatura e la tecnica del piede debole. È possibile iniziare con passaggi effettuati contro il muro, dalla distanza di un metro, con l’interno del piede. La settimana successiva, si aumenta la distanza dal muro, portandola a 5 metri, calciando sempre con l’interno del piede, con maggiore potenza. Quando è stata raggiunta abbastanza sicurezza, si può cominciare a calciare anche con il collo del piede (serie da circa 30 tiri).
Questi esercizi debbono essere accuratamente seguiti dall’istruttore, che deve prestare particolare attenzione al bloccaggio della caviglia sinistra e al posizionamento corretto del piede di appoggio e del piede calciante rispetto alla palla, come in figura.
Occorre allenarsi con costanza tutti i giorni, almeno cinque giorni a settimana. Lentamente, cominceranno a vedersi i primi frutti.
L’allenamento del piede controlaterale al piede più potente non è una prerogativa solo del calcio. Assume un ruolo centrale anche nella rieducazione delle persone che hanno subito un’amputazione. Chi ha perso il braccio destro deve rieducare il sinistro, per imparare ad effettuare con questo tutte le operazioni che faceva con quello.
Le scuole di calcio che non formano all’uso dei due piedi educano tanti piccoli Muzio Scevola, tanti piccoli calciatori con un piede solo, come Scevola aveva una sola mano. Muzio Scevola era un nobile romano, incaricato di assassinare Porsenna, il comandante etrusco. Purtroppo sbagliò persona; arrestato, al cospetto di Porsenna, gli disse che era lui il vero bersaglio. Detto ciò, pose la mano che aveva sbagliato in un braciere, lasciando che bruciasse.
A tal proposito, si può anche praticare un esercizio mentale: immaginare di non avere il piede destro. Durante la giornata, ci si può sforzare di compiere con il piede debole tutte le operazioni che si farebbero normalmente con l’altro. Ad esempio: togliere il cavalletto della bicicletta, pedalare usando il solo piede della sinistra (ciò è praticabile sulla cyclette, che ha una fascia montata sul pedale, per tenere fermo il piede), etc.
Nella storia c’è stato un solo grande giocatore che ha utilizzato un piede solo: Maradona e quest’eccezione non si ripeterà. Ecco perché tutti i calciatori debbono imparare a calciare con il piede debole, sin dalla tenera età. CON UN SOLO PIEDE NON SI GIOCA A CALCIO!!!!
La Scuola Calcio della Grottese ha un unico obiettivo: gli allievi, entro i 12 anni, debbono saper già calciare con tutti e due i piedi. Ciò, da solo, garantirà loro di accedere un domani a categorie superiori, perché una sola cosa è certa: se si calcia con un piede solo, massimo si arriva in seconda categoria.
Per garantire a tuo figlio di imparare a calciare con ambo i piedi e acquisire una buona tecnica di base, iscrivilo alla Grottazzolina Scuola Calcio. Compila gratuitamente la form per maggiori informazioni su https://www.grottese.it/milan-scuola-calcio/ oppure chiama il 345 7253592 (Michele). S. B.